VIAREGGIO. “Capita alle volte che ci si possano ritrovare in mano documenti interessanti”: quello a cui fa riferimento il Movimento 5 Stelle della Versilia sul proprio sito è la delibera n°193/2012/PRSP della Corte dei Conti e precisamente la sua Sezione Regionale di Controllo per la Toscana datata 14 giugno 2012.

“Si scopre, tanto per cominciare, che c’erano dei punti oscuri nel rendiconto 2010 e che l’Ente (il Comune) ha dovuto produrre delle osservazioni (in nota n° 31201 del 29 maggio 2012 e n° 31472 del 30 maggio 2012 confermate in sede di contraddittorio da Sindaco e Responsabile servizi finanziari il 13/06/2012) in relazione ad “irregolarità e/o sintomi di disagio gestionale […] la cui valutazione non ha chiarito i profili di “grave irregolarità” originariamente emersi”.

“Il documento tiene anche a precisare che la sezione della Toscana considera “gravi” anche irregolarità contabili che non sono tali ma che costituiscono un rischio per gli equilibrio di bilancio. Quindi si comprende che l’equilibrio di bilancio del comune di Viareggio è a rischio.

“Si viene quindi informati che, qualora vi siano comportamenti difformi e l’ente non abbia adottato misure correttive, la Sezione avvierà una procedura che coinvolge il prefetto in relazione alla dichiarazione di dissesto. Si aggiunge che comunque, prima di tutto questo, vi è uno specifico approfondimento istruttorio volto ad accertare la gravità della situazione.
La delibera conclusiva segnala che “dalla relazione dell’organo di revisione sul rendiconto 2010 e dall’esame dei prospetti ad essa allegati emergono criticità e/o irregolarità gravi”, “demandando al successivo referto la valutazione delle condizioni dissesto o pre-dissesto”.

“Nello specifico si viene informati che la Corte dei Conti esprime valutazione negativa sulla gestione finanziari e di mantenimento degli equilibri di bilancio e afferma testualmente che “ciò denota scarsa capacità di monitoraggio e valutazione della situazione di bilancio” e che “il fenomeno riscontrato presuppone quindi una potenziale e sostanziale incapacità dell’Ente di far fronte agli impegni finanziari assunti”. In pratica ci sembra di capire che chi ci governa è un incapace.

“La situazione, quindi, “rappresenta un evidente rischio in ordine alla costruzione, in equilibrio, dei bilanci dei futuri esercizi”. Alla faccia di quelli che “la colpa è di quello che c’era prima”!

“Ma non basta. La Corte dei Conti sottolinea che la situazione è ulteriormente aggravata da altri sintomi di precarietà: una difficoltà di gestione delle stesse entrate, la presenza di debiti fuori bilancio (che secondo il documento denota difficoltà nella procedura di spesa), non corretta sistemazione in bilancio di risorse quali “ordinanze disastro ferroviario” che contrastano coi principi contabili e non consentono di valutare correttamente gli equilibri di gestione. In pratica i soldi del disastro ferroviario, come tutti noi abbiamo sempre sospettato, sono serviti a far quadrare i conti.

“Anche l’uso di anticipazioni di tesoreria (prestiti a breve termine) superiore ai 120 giorni (quindi non tanto a breve termine) denota, se mai ci fosse bisogno di ribadirlo, “difficoltà nella gestione dei flussi di cassa, riscontrate anche nel corso della gestione 2011”. Questo comportamento oltretutto avrà un riflesso negativo sul bilancio, in quanto tali prestiti hanno dei costi aggiuntivi che espongo il comune a rischi sulla tenuta dello stesso.

“E ancora: utilizzo di entrate eccezionali per far fronte a spese correnti, una bassa velocità di recupero dell’evasione fiscale, la previsione di entrate superiori al reale dei proventi dei “permessi a costruire” (mancato rispetto del principio di prudenza). Quindi sono stati inseriti oneri di urbanizzazione maggiori del reale oltretutto a copertura della spesa corrente.

“C’è anche un capitolo riguardante le partecipate (Viareggio Versilia Congressi S.r.l.) nelle situazioni previste dall’art. 2447 (2482 ter) del codice civile, che in parole povere sta a significare una grave situazione debitoria che necessita una ricapitalizzazione; il che porterà il Comune, senza risorse disponibili ad affidarsi a privati ed a ridurre quindi la sua quota di partecipazione ovvero a perdere peso. Sempre ammesso che i terzi soci decidano di ricapitalizzare. L’alternativa è la messa in liquidazione e la chiusura.

“La Corte giudica sostanzialmente negativo il risultato di amministrazione del trienni 2008-2010, il che è sintomo di una “strutturale mancanza di entrate di natura ricorrente e stabile”. Si evidenzia quindi un saldo negativo che non è coperto dal fondo di cassa, il che indica (ancora una volta se mai ci fosse bisogno di ricordarlo) “una sostanziale incapacità dell’Ente di far fronte agli impegni finanziari assunti”.

“Infine la Corte “esprime alcuni dubbi sulle condizioni strutturali del bilancio dell’Ente e sulle sue possibilità di tenuta nel lungo periodo”. In pratica è quasi escluso che possa esserci un dissesto nei prossimi mesi, ma questo è probabile che si verifichi nei prossimi anni; si rimanda la patata bollente a chi arriverà dopo.
La valutazione è comunque rimandata ai successivi rendiconti che seguiranno l’attivazione delle misure correttive richieste dalla Corte dei Conti a seguito della verifica.

“Quali sono le conclusioni che si traggono da questo documento? Certo che il comune navigasse in cattive acque lo sapevamo tutti, che fosse gestito, politicamente parlando, in senso assai poco professionale anche. Oggi però arriva la certificazione di un organo importante e titolato a parlare, con parole pesanti come macigni.

“Ci dice che negli ultimi anni il bilancio è stato gestito in modo sbagliato, senza rispettare i principi di precauzione per le entrate eccezionali, inserite a copertura della spesa corrente, con troppe anticipazioni di cassa, che comportano ulteriori oneri bancari, con le entrate del disastro a coprire i buchi. In conclusione che il bilancio dei prossimi anni è a forte rischio.

“Ad aggravare la situazione vi sono i tagli ai trasferimenti statali e regionali, la diminuzione degli oneri di urbanizzazione (5 milioni di euro in meno nel solo 2010 e negli anni successivi la situazione non è destinata a migliorare) e la variazione della classe del patto di stabilità che porterà limiti ancora più stringenti alla spesa. Come ha intenzione l’amministrazione di affrontare questa gravissima situazione? Ricordando anche che entro il 31 agosto deve essere approvato il bilancio del 2012. E cosa succederà a chi si troverà a governare dal prossimo anno?

“Non c’è bisogno di aggiungere ulteriori commenti a questa pesante condizione, anzi forse uno si. Il documento è stato consegnato al Consiglio Comunale un mese fa: non è strano che nessuno (oltretutto crediamo in possesso di dati e bilanci più aggiornati dei nostri) abbiamo avuto niente da dire e che, come al solito, sia toccato a noi portare alla luce questi atti?

“Forse c’è un certo, neanche tanto nascosto, senso di colpa sia nella maggioranza che nell’opposizione per il pessimo momento che stiamo vivendo?”

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